Itinerari Turistici Lentini

Museo Archeologico

 La sede mussale risale agli anni Cinquanta, il museo illustra la storia di Leontinoi e del suo territorio a partire dalla preistoria fino all'età medioevale, attraverso l'esposizione di materiali provenienti dall'antica città e dai principali siti archeologici del comprensorio.

 

L'edificio è fra i più importanti della città di Lentini, non solo per la sua grandezza e per il suo sfarzo, ma per i personaggi che ne erano i proprietari e per coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Risale 

alla fine del XIX secolo, il periodo della rinascita del palazzo, che ancora oggi è una testimonianza di molti secoli di storia della Città di Lentini.

I Cappuccini calabresi venuti a Messina aprirono il primo convento siculo nel 1533, a  Lentini viene fondato nel 1550, e rifatto nuovo nel 1608, in un luogo più basso rispetto al precedente. La chiesa del Convento fu dedicata da Fabio Messina alla Santa Croce per via del quadro della crocifissione, che oggi viene conservato nella chiesa di S. Luca. 

Il Convento fu reso illustre da molti religiosi lentinesi come il venerabile P.Daniele morto a Castrogiovanni (odierna Enna), il beato Alfio Arezzo, le Terziarie in fama di santità Bernardina Riviera e le sorelle Clara ed Elvira Scammacca.

 

Il Castellaccio di Lentini possiede la forma di una rupe calcarea dalla sommità piatta, posta al centro di un sistema fortificato che comprende a nord- ovest il colle Tirone e sud - est il colle Lastrichello. Due profondi fossati dividono la fortezza dalle due alture. L'isolamento si accentua a nord e a sud, dove mura a strapiombo isolano l'interno complesso dalla valle del crocifisso e dalla valle di S. Mauro. 

 

Il lago, alcuni ne attribuiscono l'origine ai Templari, che lo avrebbero realizzato tra la fine del XII secolo e inizio del XIII, essi avrebbero sbarrato l'alveo del fiume Trigona-Galici, qualche centinaio di metri prima della confluenza nel fiume s leonardo, con lo scopo di creare una riserva di caccia e pesca. La leggenda narra invece che Ercole, recando in dono a Cerere la pelle del leone di nomea, si fosse innamorato dei luoghi facendo nascere un lago che da lui avrebbe preso il nome. 

 



Festa Religiosa Sant'Alfio, Filadelfo e Cirino.

 

9 maggio

10 maggio

11 maggio

 

Secondo la storia nella chiesa madre di Lentini si conserva un busto reliquiario d'argento contenente il cuore di Sant'Alfio, che la sera del 9 maggio viene portato in processione. All'una di notte viene aperta la chiesa e inizia u giro santu, ovvero il giro santo effettuato dai nuri, uomini coperti solo da calzoncini bianchi, che scalzi toccano correndo i luoghi legati al martirio dei tre fratelli, invocandoli con la tipica espressione prima Diu e i santi martiri  (prima Dio e poi i santi martiri)  a cui si risponde mattri santi ( martiri santi).

Il 12 maggio il fercolo argenteo di sant'Alfio e le reliquie vengono portati in processione dai cavalieri del santo Sepolcro con il mantello bianco crociato di rosso, la deputazione ed i devoti spintori, i canonici con la mozzetta purpurea. La città è vestita a festa, tramite le tradizionali luminarie, e gli stendardi rossi appesi ai balconi delle case, con la scritta W. S. Alfio, W. i Santi Martiri.

Tutto questo è accompagnato da momenti commoventi, fino all'alba del 12 maggio, quando il Santo viene riposto nella sua cappella.

I nuri accostati all'ex cattedrale di Lentini, in patrocinio di iniziare u giro santu.

I festeggiamenti in onore ai santi rientrano negli appuntamenti religiosi, culturale e folcloristici più importanti nel panorama siciliano e italiano.